Cookie Consent by Free Privacy Policy website Caoscreo e i colori sgargianti anni ’80 per riappropriarsi della vita
ottobre 05, 2020 - CaosCreo

Caoscreo e i colori sgargianti anni ’80 per riappropriarsi della vita

Due elementi d’arredo dai colori sgargianti che simboleggiano la vita – il fucsia e l’arancione, quello nella sua cromia più accesa e viva, accomunati sotto il marchio di #CaosCreo che plasma il metallo, lo lavora con forme bidimensionali e tridimensionali, adagiandolo su uno stile minimal e funzionale che si adatta benissimo agli Interni…

Puntable fucsia, #design di Adriano Giannini, tavolino che rievoca con una certa simpatica fedeltà la puntina da disegno a tre punte, segue una forma circolare e si confà soprattutto alla funzione di piano di appoggio per riviste o coffè break, o ancora un tavolino per sale e per reception, ancora meglio se conviviale con gli ospiti in salotto…

Square arancione, una lampada che nasconde una linea “straordinariamente” Novecentesca, con tanto di “effetto impuntura” ottenuto tramite lavorazione Laser e il cavo in tessuto colorato a conferire una “confezione sartoriale” a questo oggetto di forma essenziale, squadrata e dedito all’illuminazione così apparentemente retro per come è costruito, che suggerisce un’ambientazione da camera per una luce da studio, da tavolino, quasi in un’ambientazione della sera…

Tornano i colori “Fluo” sgargianti degli anni ’80 per riappropriarsi della vita

Così il vintage riprende il suo spazio ma questa volta non parliamo più dei ’20, dei ’50 o dei ’60, i decenni più cavalcati, ma direttamente degli Anni ’80, che molti possono ricordare come anni della giovinezza e per il benessere che si respirava in Occidente. Il decennio dell’edonismo e del reaganismo, dunque dell’individualismo, in cui cambiarono i costumi in senso lato e a dominare nelle mode furono i colori forti, “Fluo”, vistosi, scelti apposta per non passare inosservati. E non soltanto presi singolarmente ma anche, attraverso quello che viene definito color-blocking l’abbinamento di monocolori tra loro apparentemente in contrasto; i colori che andavano per la maggiore erano il blu elettrico, il verde acido, il turchese, il fuxia, il giallo fluo…

La moda si segmentò segnando tendenze diverse più che uno stile unitario dominante, con il prêt-à-porter Italiano e la “scuola” milanese in ascesa, e la cultura visuale a farla da padrona anche nelle arti musicali. Come se oggi riappropriarsi di questi colori volesse simboleggiare anche un tornare ad “aggredire la vita” dopo l’estate, senza aspettarla passivamente, per recuperare con dinamismo i mesi difficili che ci siamo lasciati alle spalle. 

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