Cookie Consent by Free Privacy Policy website MINIARTEXTIL 2018 Humans. Ricondizionare gli umani
novembre 10, 2018 - Miniartextill Como

MINIARTEXTIL 2018 Humans. Ricondizionare gli umani

MINIARTEXTIL 2018 Humans. Ricondizionare gli umani 

Non vogliamo pagare pegno alla miglior letteratura Sci-Fi, né scomodare i replicanti Nexus del film Blade Runner 2049, ma ci interessa potere immaginare questa nuova #miniartextil in una chiave di apertura e dialogo costante con l’uomo e i suoi pensieri, i suoi desideri, le sue idee, gli ideali e gli idoli, le sue volontà. 

Non solo nell’idea di apertura all’altro, ma nello sforzo di provare a intravvedere qualcosa che vada oltre l’uomo, oltre noi stessi. Con, come unico strumento a disposizione, l’arte contemporanea. O, ancora meglio, la fiber art contemporanea. Ventotto edizioni di #mostra, compresa la 2018 che si apre il 29 settembre, hanno snocciolato, declinato, divulgato questa #arte di fibra ora a pieno titolo nell’Olimpo dei grandi, grazie a tanti maestri che si sono felicemente adoperati perché questo avvenisse anche a #como, da sempre una delle capitali nazionali nella produzione del tessuto. 

Le opere. Sarà forse il filo roteante che crea una figura astratta, ma soprattutto scintillante di SOO SUNNY PARK, nell’abside di San Francesco con la sua UNWOVEN LIGHT a imprimere nuova luce nel nostro modo di vedere gli uomini? Perché tutto in questa opera si costruisce, dilata, amplifica grazie alla torsione del filo di metallo e alla luce, naturale o artificiale. 

O sarà forse la grande MARIA LAI con il suo ROSSO E NERO, due colori che non lasciano campo a indugi. La Lai, che ci onoriamo di avere già ospitato nel 2004 e nel 2015, dopo l’ultima Biennale #arte di Venezia 2017, solca oggi le sale dei più 

importanti musei del mondo e, a febbraio 2019, sarà alla prestigiosa Boesky Gallery di New York.
Letta così sembra una delle tante gallerie radical chic di NY, in realtà è il serbatoio di opere, idee e artisti del MoMA. 

Nella ex Chiesa ora consacrata dal Comune di #como all’arte contemporanea, lisergico sarà l’incontro con STRING_COLUMN_0155 del coreano SUNG CHUL HONG, così come ammaliante sarà osservare il GENOMA di CHARLES SANDISON. Eterea l’opera di fili e immagini FALLING di CHLOE OSTMO che raffigura una delle azioni più umane che ci sia, la caduta. 

Stoffa, sale, libri per PALMIRA di MEDHAT SHAFIK, egiziano quotatissimo oltreoceano. Di umana concettualità e sensibilità l’opera di SANDRA MATAMOROS, fotografa e designer parigina che nelle sue immagini cuce tutto il dolore e l’amore umano che si incontra nei nostri sogni. Così come le fotografie del comasco GIN ANGRI – chissà se un replicante potesse vedere l’immagine della folla scattata in Piazza Duomo a Milano nel 1992 in occasione del Karaoke di Fiorello cosa penserebbe. THE JUNGLE di PATRIZIA POLESE è una cascata di fili che – come scrive CLARITA DI GIOVANNI, curatrice della #mostra simboleggiano quasi il DNA umano, preziosissimo, affascinantissimo e primo codice segreto a noi in uso. 

Déjà Vu di PIA MANNIKO ci accoglie all’ingresso: soffice tulle a raffigurare la sagoma di uomini e donne che con la loro storia hanno catturato l’attenzione dell’artista finlandese. Un corposo storytelling d’arte.
E ancora le plastiche e perfette sculture di DAVID OLIVEIRA, busti, maschere, pagliacci che sembrano prenderci in giro nella loro perfezione. Già presente nel passato a #miniartextil anche questo bravissimo e giovane artista portoghese. L’immagine coordinata dell’edizione numero 28 è tratta dall’opera MINARET HATS di MAIMOUNA GUERRESI, interessantissima artista presente fino a fine novembre anche ai Cantieri della Zisa di Palermo in occasione di Manifesta. 

Ogni uomo ha un cuore. Tranne i replicanti. #miniartextil ha un cuore, da sempre. I MINITESSILI. Fili, fibre, rame, resine attorcigliati, colorati, legati, uniti, tagliati. Sarà sempre magico perdersi nelle 54 piccole opere che raccontano da sempre la storia della nostra #mostra. 

I minitessili sono stati scelti lo scorso mese di maggio dalla Giuria internazionale presieduta da Carlo Pozzoli – fashion designer e composta da Rolands Krutovs – artista lettone e Micheal Hadida – CEO Leclaireur Paris 

I PREMI
Il Premio ARTE&ARTE, prestigioso riconoscimento assegnato ogni anno a uno dei minitessili esposti, è stato conferito all’opera HEART di HIROMI MUROTANI. Il pezzo entrerà a fare parte della Collezione Bortolaso-Totaro, al termine della tournée espositiva.
Il Premio SPONGA, giunto alla sua terza edizione e istituito da Marialuisa e Giancarlo Sponga, con Nazzarena Bortolaso e Mimmo Totaro, per sostenere il lavoro dei giovani artisti ha visto vincitori MARCO RUBBERA ed ENRICO MANCINI con l’installazione RELIQUIA, che trova posto fra le altre opere che compongono l’allestimento di #miniartextil 2018. 

THE JUNGLE. LA PERFORMANCE 

In occasione del vernissage di sabato 29 settembre, i visitatori potranno assistere e partecipare alla performance THE JUNGLE. Ispirandosi all’opera di Patrizia Polese, Antonio Melasi cercherà di districarsi nella giungla di fibra allestita a #miniartextil, invitando anche il pubblico a misurarsi con il groviglio di fili. Questa azione simboleggia idealmente l’impatto che viviamo quotidianamente con i media e il mondo che ci circonda: ogni giorno siamo subissati da migliaia di informazioni differenti che ci destabilizzano e condizionano le nostre idee e i nostri pensieri. Per questo serve imparare a sopravvivere nella giungla di ogni giorno, per mantenere la nostra natura e consapevolizzare il nostro pensiero autentico. 

DRAGA&AUREL ARREDANO MINIARTEXTIL 

Draga&Aurel sono due affermati designer conosciuti a livello internazionale, basati a #como, che lavorano con selezionati produttori artigianali di oggetti d’arredo, disposti a sposare la loro idea di #design volto alla riscoperta delle tecniche tradizionali per la realizzazione di oggetti unici, fatti a mano. 

Saranno le loro creazioni delle collezioni Déshabillé e Coffee Table ad arredare l’angolo dedicato al relax e alla lettura. Preziose sedute del 19 secolo destrutturate e ricostruite utilizzando lino e altri tessuti di recupero, con una chiara ispirazione all’arte povera e tavoli in resina realizzati in collaborazione con Ugo Ambroggio. 

Le sedute, in particolare, ricordano viaggi lontani, nel tempo e nello spazio, grazie alla presenza di lettere e numeri, parte dei quali volutamente cancellati. Draga&Aurel realizzano collezioni e pezzi unici per Baxter, Ivano Redaelli, Wall&Decò, Battilossi carpets e molti altri. 

www.miniartextil.it