Cookie Consent by Free Privacy Policy website Patricia Kopatchinskaja e la St. Paul Chamber Orchestra a Musica Insieme
novembre 18, 2016 - Fondazione Musica Insieme

Patricia Kopatchinskaja e la St. Paul Chamber Orchestra a Musica Insieme

Lunedì 21 novembre 2016, all’Auditorium Manzoni (Via de’ Monari 1/2, ore 20.30), i Concerti diMusica Insieme 2016/17 ospitano la straordinaria violinista moldava Patricia Kopatchinskaja che, insieme all’americana St. Paul Chamber Orchestra, oggifra le più rinomate compagini cameristiche, darà vita a un originale progetto intorno a La morte e la fanciulla di Schubert, affiancata da musiche di Klein, Mendelssohn, Dowland e Kurtág. Introduce Fabrizio Festa,compositore, docente di Conservatorio e saggista.

Riconosciuta come una delle migliori compagini cameristiche al mondo, la St. Paul Chamber Orchestra,da quasi sessant’anni sulle scene, suona per scelta senza direttore, collaborando con moltissimi partner artistici, da Roberto Abbado a Joshua Bell, da Pekka Kuusisto a Christian Zacharias. Patricia Kopatchinskaja vanta una carriera coronata da numerosi premi, dal Concorso internazionale “Szerying” in Messico al prestigioso “International Credit Suisse Group Young Artist Award”, e collaborazioni con compagini quali Wiener Philharmoniker, Mahler Chamber Orchestra, Orchestre des Champs-Elysées, nelle più importanti sale concertistiche, dalla Carnegie Hall di New York alla Wigmore Hall di Londra, dalla Sydney Opera House alla Berliner Philharmonie.

Ad aprire il #concerto è la Partita per archi di Gideon Klein,compositore ceco di origine ebraica, internato nel campo di concentramento di Theresienstadt, dove morirà nel 1945. A seguire sarà il Concerto in re minore op. post. per violino e archi di Felix Mendelssohn, un capolavoro del compositore appena tredicenne, riscoperto decenni dopo da Yehudi Menuhin. La seconda parte del #concerto sarà invece incentrata sulla trascrizione per orchestra d’archi del celeberrimo Quartetto n. 14 in re minore D 810 – La morte e la fanciulladi Franz Schubert,elaborata dalla stessa Patricia Kopatchinskaja, che così commenta questa scelta: «Abbiamo cercato di esplorare il significato dei diversi movimenti de La morte e la fanciulla combinandoli con altri brani. Tanto per fare un esempio: il movimento lento del quartetto di Schubert (un tema con variazioni) è in forma di pavana, che era una danza di corte. Nel Lied La morte e la fanciulla in re minore D 531, il ritmo della pavana si percepisce quando appare la morte, a significare il suo potere assoluto sulla vita. Abbiamo scelto di suonare anche Lachrimae Antiquae Novaedi John Dowland per mostrare questo legame. La morte in Schubert ha molte facce: è scioccante, brutale, oscura, ma allo stesso tempo gentile, seducente, consolatoria; è la nostra ombra permanente, ed è affascinante scoprirne i vari volti e portarli alla luce».

Completano il programma anche la trascrizione del Canto Bizantino sul Salmo 140 e due composizioni di György Kurtág: Ligatura – Message to Frances-Marie (The Answered Unanswered Question) op. 31b per celesta e archi e Ruhelos da Kafka Fragments op. 24 per violino solo.


Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare