Cookie Consent by Free Privacy Policy website Gagosian Gallery, ADRIANA VAREJÃO - AZULEJÃO. La mostra è prorogata fino a sabato 14 gennaio 2017
novembre 14, 2016 - Gagosian Gallery

Gagosian Gallery, ADRIANA VAREJÃO - AZULEJÃO. La mostra è prorogata fino a sabato 14 gennaio 2017

Tra gli artisti brasiliani contemporanei più rinomati, #adrianavarejao è molto nota per la sua riflessione incisiva sulla ricche e conflittuali storia e cultura del suo Paese, rappresentata dagli Azulejão, ovvero la serie dei dipinti “maiolica” inziata nel 1988. Transbarroco (2014), unica #installazione video multi-canale di Varejão, tramite le contaminazioni sonore che la accompagnano e le larghe inquadrature degli interni spettacolari di chiese Barocche brasiliane, #mostra i temi-chiave del lavoro di Varejão.
Descritti da Varejão come i “gioielli del Barocco meticcio brasiliano,” le quattro chiese che appaiono nel video sono tra gli esempi più significativi dell'architettura locale religiosa dei secoli XVII e XVIII: la chiesa di San Francesco a Salvador de Bahia; il Terzo Ordine di San Francesco a Rio de Janeiro; la chiesa di San Francesco d'Assisi a Ouro Preto, e la Cattedrale di Mariana, a Minas Gerais.
L'installazione si articola attraverso i quattro schermi in scene dai titoli Oro, Il Blu, Cielo e Terra, e Cina. Con panoramiche orizzontali e verticali, la videocamera immortala i diversi personaggi, le superfici, e gli elementi contrastanti che appaiono all'interno delle chiese.Accompagna la video #installazione un audio collage di testi, voci, suoni e ritmi in contrappunto. In questo insieme, tra il collettivo di tamburi Olodum di Bahia, la musica dell'organo della chiesa Mariana, i rumori di sottofondo catturati durante le riprese—le voci delle guide delle chiese, i bambini che giocano, le campane, e i frammenti di musica samba—lo scrittore angolano José Eduardo Agualusa legge uno stralcio dal libro Casa-Grande & Senzaia (I Padroni e gli Schiavi)—che sottolinea l'influsso del linguaggio popolare usato dalle tate nere sull'evoluzione della lingua portoghese in Brasile.
Recita così: “La tata nera si comporta con le parole come farebbe con il cibo: le mescola, disossa, le priva della durezza, e le lascia molli come dolci sillabe nella bocca di un bimbo bianco. Per questo motivo il Portoghese parlato nel nord del Brasile, perlopiù, è una delle forme di linguaggio più melodiose del mondo: senza doppie r's o doppie s's; il finale di sillaba morbido; le parole quasi del tutto masticate in bocca. Il linguaggio del giovane brasiliano, e lo stesso vale per il bambino portoghese, ha un sapore quasi africano: cacá (cacca); pipí (pipí); bumbum (un rumore); tenten o tem-tem (i movimenti che un bambino fa mentre impara a camminare); nenem (un bimbo); tatá (papà); papá; papato (scarpa); lili e mimi (pronomi personali); au-au (un cane); bambanho (bagno); cocô (cacca); dindinho (padrino o nonno); bimbinha (pisellino).”
Per qualsiasi informazione si prega di contattare la galleria a +39.06.4208.6498 o a pressroma@gagosian.com. L'immagine è coperta da copyright. L'approvazione della galleria deve essere concessa prima della riproduzione.


Adriana Varejão
Transbarroco
Accademia di Francia a #roma – Villa Medici viale Trinità dei Monti, 1
00187 Rome
www.villamedici.it
In #mostra alla Gagosian di #roma:
Adriana Varejão
Azulejão
1 ottobre–10 dicembre 2016

Via Francesco Crispi 16 00187 Rome www.gagosian.com


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