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agosto 08, 2023 - Francesca Minini

Studio visit Ivana Bašić

Ivana Bašić è nata nel 1986 a Belgrado, Serbia e ora vive e lavora a New York.

Nel suo lavoro #ivanabasic affronta la vulnerabilità e la trasformazione del corpo.

Fondendo materiali sintetici, come il silicone, e materiali naturali, come la cera e la pittura ad olio, le sculture di Bašić acquisiscono una qualità post-umana.

Le sue opere si basano spesso su un senso astratto di materia primordiale che soccombe alle varie condizioni che con cui si scontra e subisce una serie di trasformazioni: da materiale a immateriale; dall'organico all'inorganico; dall'umano all'insetto e dalla materia terrestre al puro idealismo.

Risiedendo nello spazio liminale tra la vita e la morte, queste forme scultoree mettono alla prova i confini della "minimità umana" mentre esaminano ciò che costituisce la nozione di "totalità". Per lo spettatore, il suo lavoro evoca sia la repulsione che la bellezza inerenti al dolore e alla fragilità della corporeità.

Il suo ossesionante Stay Inside or Perish, 2016, prende il titolo da una citazione del romanziere e poeta russo Vladimir Nabokoc che descrive la fragilità del corpo umano evanescente "Il cranio è l'elmo di un viaggiatore spaziale. Rimani dentro o muori". La figura umanoide di Bašić inarca la schiena, sospesa al soffitto da un sottile elastico, con la parte inferiore delle gambe tronca sostenuta da supporti protesici in acciaio e vetro soffiato. La sua figura è senza testa e la sua pelle grigia e cerosa sembra sciogliersi dalla sua struttura scheletrica e muscolare, apparentemente in uno stato di decomposizione.

Margot Norton, da Alina Szapocznikow, 2019, edito da Hauser&Wirth

Parte di una nuova serie di opere, questa scultura è realizzata in alabastro bianco, cera, rame, pressione, picchetti di messa a terra e acciaio inossidabile. 
Sospesi alle pareti, i pezzi evocano crisalidi di insetti con i loro scudi protettivi simili ad armature, grembi ultraterreni catturati nel processo di apertura, fioritura, nascita. Da sotto l'armatura, la cera che evoca la carne del corpo, si sta dispiegando e rivelando la pietra come nucleo. Delicatamente scolpita per sembrare bagnata, intestinale e viva, la pietra invoca sia la natura celeste che quella tellurica dell'essere, contemplando la sua riduzione in polvere solo come una transizione verso ciò che è irriducibile: l'eterno.
Le aste utilizzate per circondare i pezzi sono strumenti di sicurezza funzionale, comunemente noti come "barre di messa a terra" - strumenti che vengono utilizzati come percorsi per le forze magnetiche ed elettriche per connettersi in modo sicuro alla Terra. L'organizzazione circolare delle aste evoca sia il gesto di inchiodare una farfalla, sia imita i raggi della passione e della trasformazione nelle raffigurazioni cattoliche del Sacro Cuore di Gesù.

Ivana Bašić

L'artista ha esposto in mostre personali e collettive presso Schinkel Pavillon, Berlino, Lafayette Anticipations, Parigi, KUMU Museum, Tallinn, Estonia; Il Whitney Museum, New York, Stati Uniti; 6a Biennale di Atene, Atene, Grecia; Hessel Museum of Art, Annendale-On-Hudson, New York, Stati Uniti; 57.Biennale di Belgrado, Serbia; Centro per l'Arte Contemporanea Estonia, Talinn, Estonia; Museo d'Arte Contemporanea La Panacee, Montpellier, Francia; Künstlerhaus Halle für Kunst & Medien, Graz, Austria; Galleria Andrea Rosen, New York; Loyal Gallery, Stoccolma, Svezia. Il suo lavoro fa parte della collezione permanente del Whitney Museum di New York.

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